Colleferro è un comune italiano di 20 822 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, confinante con la provincia di Frosinone.
Colleferro, non proprio in provincia di Frosinone, ma alle sue soglie in provincia di Roma, è sede di una delle massime industrie private dell’Italia del Centro, la Bombrini e Parodi; e spicca perciò sullo sfondo agricolo e pastorale, ed oggi tutt’al più faccendiero, del Lazio. Luogo d’incubazione di antifascismo prima che scoppiasse la guerra, centro di lotta partigiana più tardi, e oggi d’idee politicamente avanzate, Colleferro è una piccola città operaia modernista, folta di antenne radio. Regioni come il Lazio, modernizzandosi, non solamente attenuano le caratteristiche antiche ma concorrono a quelle opposte
Sicuramente il nome Colleferro non ha nulla a che vedere con il ferro. Si tratta probabilmente della conversione del valore fonetico della F in V, già presente in alcune parlate dell’Italia arcaica, tra queste il latino e l’etrusco. Quindi originariamente il termine toponomastico doveva essere Colle Verro (dove verro sta ad indicare il maiale selvatico o il termine stesso con cui si indicava il maiale). Il nome è strettamente legato al sito del villaggio di Verrugine o Verrugo conosciuto nel periodo di guerre che vide fronteggiarsi equi e volsci da una parte e romani, latini ed ernici dall’altra. Identificato con la località dei Mitacci di Crepaddosso e Colle S. Crove nei territori dei comuni di Colleferro ed Artena. Il nome ha probabilmente la stessa origine del verruca latino, cioè dalla radice uers, l’altopiano, l’alto posto, la parte superiore, associato a iugum che può tradurre sommità, cima, cresta o da verres = verro, maiale associata a iugo = aggiogare. La derivazione può anche essere da ver che indica “primavera” associato a iugo nel suo significato di “congiungere, unire, legare insieme